Investire sul sistema educativo e sulla formazione per il benessere della comunità

Investire sul sistema educativo e sulla formazione per il benessere della comunità

Qualità sociale

“L’ennesima reazione scomposta del consigliere comunale Leo Castiglione, questa volta in merito alla vicenda del nido d’infanzia comunale (leggi http://www.ortonanotizie.net/notizie/attualita/2503/leo-castiglione-coletti-bugie-per-difendere-operato-del-figlio) – dichiara il capogruppo PD Tommaso Coletti – rappresenta forse la peggiore figura che lo stesso ha collezionato negli ultimi anni. Le sue affermazioni dimostrano ancora una volta, oltre alla pochezza di contenuti della proposta politica di una parte della minoranza, soprattutto che nei cinque anni in cui Leo Castiglione è stato assessore alle politiche sociali lo stesso non ha avuto alcuna cognizione dei punti di forza e delle criticità dei servizi alla persona erogati dal Comune, in questo caso specifico del servizio del nido d’infanzia. Se da un punto di vista umano possiamo comprendere il perché di certi attacchi personali, lasciando per fortuna il giudizio sui risultati conseguiti solo e soltanto ai cittadini, non possiamo non prendere atto che Castiglione, come al suo solito, ad uno scarso lavoro di proposta e di approfondimento, aggiunge anche una inutile e continua polemica sterile che per fortuna serve solo a far stare bene lo stesso Leo Castiglione, che speriamo almeno così superi quel livore che sin dai primi giorni di lavoro della nuova amministrazione accompagna il suo agire quotidiano”.

“Per quanto riguarda il servizio del nido d’infanzia – continua Tommaso Coletti – non bisogna fare altro che andare a studiarsi i documenti relativi a questo servizio, da ultimo la dettagliata relazione del dirigente del settore politiche sociali del 17.07.2014, per comprendere quale sia stato il salto di qualità avviato tra la fine del 2012 e gli inizi del 2013 grazie al lavoro della struttura tecnica del Comune guidata dallo stesso dirigente Domenico Galanti e dal Responsabile dei servizi culturali Tito Viola. Dispiace dover ricordare che fino all’anno educativo 2012 – 2013 il servizio del nido d’infanzia non rispettava i principali requisiti dettati dalla normativa nazionale e regionale in materia, tanto è vero che fino al 2013 non lo si è potuto accreditare presso la Regione Abruzzo. Ad esempio, forse Leo Castiglione non ha mai saputo che durante il suo assessorato il personale esterno, pur con tutta la buona volontà e l’impegno messo in servizio, purtroppo, tranne alcune eccezioni, non aveva i requisiti per svolgere le funzioni di educatrice d’infanzia previsto dalla normativa regionale ed, anzi, ci risulta essere stato inquadrato con la qualifica di animatrice senza titolo. La presenza in servizio esclusivamente di competenti e capaci animatrici senza titolo, oltre alle ottime educatrici d’infanzia dipendenti del Comune, non ha consentito purtroppo al servizio del nido di rispettare per anni la normativa in materia. Questa è la pura e semplice verità. Anche la figura della coordinatrice psico-pedagogica è stata incaricata nel pieno rispetto della normativa regionale, per cui dove Leo Castiglione abbia visto l’illegittimità di questa nomina resta un mistero! Le assunzioni per l’asilo nido sono state fatte in piena legittimità e si possono continuare a fare come prevede la normativa in materia. Infine, per quanto riguarda l’introduzione dell’ISEE per la prima volta nel 2013, come da anni richiesto dalle famiglie, basta che Leo Castiglione si vada a studiare ad esempio la deliberazione della Giunta Comunale n. 20 del 23.02.2012 per avere la risposta a quanto da lui affermato, ricordandogli che reddito e indicatore della situazione economica equivalente sono due cose ben distinte e diverse. Davvero ci rammarica, inoltre, dover ricordare sempre al consigliere Leo Castiglione che i principali interventi in materia di educazione 0/3 anni si sono avviati, per la prima volta, con l’adozione del Progetto Pedagogico da parte dell’Amministrazione Comunale con deliberazione di Giunta Comunale n. 152 del 9.07.2013, che ha determinato criteri e procedure tendenti a raggiungere i livelli di qualità normativi e pedagogici. Conseguenze di tale atto sono stati: la redazione, a seguito di pubblica selezione, di una graduatoria per educatrici dalla quale sono state assunte a tempo determinato le educatrici d’infanzia professionali nel pieno rispetto della normativa, l’applicazione trasparente e coerente dei criteri di cui all’art. 5 del Progetto Pedagogico per quanto riguarda le ammissioni alla iscrizione, in tema di disabilità, bambini stranieri e disagio, l’adozione del Progetto Educativo annuale, articolato per le tre sezioni (Piccoli, Medi, Grandi), la pianificazione di interventi di miglioramento educativo e ludico in merito agli arredi e ai materiali di gioco e consumo. Inoltre, in questi ultimi anni numerosi sono stati i procedimenti di adeguamento delle strutture alle norme di settore e dei servizi interni in termini di sanificazione degli ambienti, organizzazione degli spazi e ottemperanza alle disposizioni igienico-sanitarie. In particolare, si è proceduto alla redazione e adozione, a termini di legge, del Piano di emergenza ed evacuazione, alla N.I.A. (notifica di inizio attività) sanitaria per la cucina interna, all’adeguamento alle prescrizioni igienico-sanitarie della ASL – Settore SIAN, al rilascio dell’autorizzazione al Servizio educativo e sociale del Nido, all’accreditamento del servizio educativo ai sensi della DGR n. 935/2011. Questo atto, in particolare, ha rappresentato il fondamentale riconoscimento della qualità dell’intero servizio, permettendo di sbloccare una serie di finanziamenti regionali finalizzati al miglioramento della struttura e all’ampliamento del numero di bambini iscritti. A dire il vero è apparso subito molto strano e grave che il servizio del nido d’infanzia fosse assolutamente privo di tali basilari documenti amministrativi necessari al suo funzionamento. Per quanto riguarda l’adeguamento delle azioni di cura, in particolare legate alla fornitura di alimenti tramite mensa interna e pulizia dei locali, si è provveduto ad esempio all’adozione del Manuale HACCP per quanto riguarda la sicurezza e la gestione degli alimenti che non risultava presente”.

“Infine – conclude Tommaso Coletti – lasciamo ai cittadini giudicare quanto affermato dal consigliere Leo Castiglione sul fatto che investire risorse sulla formazione e sull’educazione dei bambini sarebbe un danno per la comunità! E pensare che tra i principali indicatori di benessere e di qualità della vita nelle città troviamo proprio la presenza di servizi per l’infanzia di qualità. Ma, forse, anche di questo Leo Castiglione non ne ha mai avuto conoscenza!”

Ai sensi della Legge 62 del 2001, ortonapopolare.it non è un prodotto editoriale. Come tale non rientra nella definizione di cui all’art. 1 della medesima legge (con applicazione della connessa disciplina), e in particolare non è soggetto agli obblighi di cui alla legge 47 del 1948, artt. 2 e 5, anche perché ortonapopolare.it – oltre non essere un prodotto editoriale – non è una testata giornalistica.

Search

Back to Top