I 90 anni del Tosti

I 90 anni del Tosti

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L’instancabile attività di Tommaso Coletti

Il prossimo 27 febbraio, presso il Teatro Tosti di Ortona, andrà in scena lo spettacolo “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev, con la partecipazione di Michele Placido. L’evento è stato voluto dall’Amministrazione Comunale per celebrare i 90 anni di vita del teatro costruito nel 1930 dall’ing. Tommaso Pincione e recuperato negli anni scorsi grazie ad un finanziamento della Regione Abruzzo.

La storia del Teatro Tosti inizia nel 1910 quando il Comune di Ortona volle realizzare un teatro nella Città di Ortona. L’Amministrazione Comunale diede l’incarico all’ingegnere capo del Comune, Giovanni Nervegna, di progettare e realizzare un teatro nella zona prospicente la chiesa di Santa Caterina. L’iniziativa non andò in porto e il 5 dicembre 1922 il Comune di Ortona concesse un’area pubblica, adiacente Piazza Plebiscito, ad una società con l’incarico di costruire un teatro da dedicare a Francesco Paolo Tosti. Anche questa iniziativa non fu portata a termine. Così nel 1929 la concessione per costruire un teatro fu rinnovata dal Comune all’ing. Tommaso Pincione. L’area di 970 metri quadrati fu ceduta così all’ing. Pincione lungo la passeggiata Orientale, vicino all’ex Convento di S. Anna, nella zona dei giardini pubblici, a condizione che vi fosse appunto costruito un teatro.

Tommaso Pincione, celebre ingegnere, molto conosciuto all’estero ed in particolare in oriente, riprogettò il teatro e iniziò i lavori il 6 aprile 1929. Il 22 febbraio del 1930 i lavori si conclusero ed il teatro, con il nome “Teatro Vittoria” in onore della moglie dell’ingegnere, fu inaugurato il successivo 26 febbraio 1930. Nella serata dell’inaugurazione furono eseguite alcune romanze di Francesco Paolo Tosti in omaggio all’illustre concittadino. In occasione dell’inaugurazione l’ing. Tommaso Pincione ci tenne a precisare che la nuova struttura era stata pensata e realizzata per rispondere sia alle nuove esigenze teatrali che a quelle cinematografiche.

Nel 1969 il Teatro fu venduto, pare per soli 35 milioni di lire, alla famiglia ortonese D’Alleva. Per circa venti anni, attraverso vari gestori, il teatro svolse la sua funzione teatrale e cinematografica. Successivamente la struttura fu abbandonata nel degrado fino a quando la Regione Abruzzo, su iniziativa dell’allora Vice Presidente del Consiglio Regionale Tommaso Coletti, concesse un contributo di un miliardo di lire al Comune di Ortona per l’acquisto della struttura. Nel 1998, infatti, Tommaso Coletti presentò una proposta di legge regionale con la quale si concedeva contributi a 11 comuni abruzzesi, tra cui Ortona, per l’acquisto e la ristrutturazione di strutture da adibire a pubblico spettacolo.

La proposta, per Ortona, prevedeva la concessione di un contributo di un miliardo di lire per l’acquisto del Teatro Vittoria. La proposta di legge, approvata in Consiglio Regionale con i soli voti dei consiglieri regionali di centrosinistra che sostenevano la Giunta guidata dal Presidente Antonio Falconio, è diventata poi Legge Regionale n. 161 del 28 dicembre 1998. Il termine per l’utilizzo dei contributi da parte dei Comuni interessati fu fissato dalla stessa legge in un anno dalla sua entrata in vigore.

L’Amministrazione Comunale di Ortona, guidata da Gianfrancesco Puletti, non riuscì ad impegnare la somma entro i termini stabiliti dalla legge e rischiò di perdere il finanziamento di un miliardo di lire a causa di alcune difficoltà sorte nella trattativa con la famiglia D’Alleva proprietaria del Teatro.

Per questo motivo, andando incontro alle esigenze del Comune di Ortona, Tommaso Coletti presentò una nuova proposta di legge, poi approvata dal Consiglio Regionale, con la quale il termine di un anno per l’utilizzo del contributo stanziato dalla L.R. n. 161/98 fu prorogato di un altro anno.

Successivamente il Comune di Ortona, con l’intermediazione dello stesso Tommaso Coletti, all’epoca anche Consigliere comunale di Ortona, riuscì a chiudere la trattativa per l’acquisto del teatro per un miliardo e seicento milioni di lire.

L’accordo raggiunto con la famiglia D’Alleva fu portato all’approvazione del Consiglio Comunale di Ortona che, nella seduta del 16 luglio 1999, diede il via all’operazione impegnando un miliardo di lire grazie al contributo concesso dalla Regione Abruzzo e seicento milioni di lire di fondi comunali.

In seguito, nel 2001, all’epoca del Presidente Giovanni Pace, il Consiglio Regionale votò all’unanimità l’altra proposta di legge presentata da Tommaso Coletti, la n. 117/01, con la quale si disponeva la concessione di un ulteriore contributo di 4,5 miliardi di lire per la ristrutturazione del Teatro Vittoria, nel frattempo diventato di proprietà del Comune di Ortona.

Nell’aprile del 2002, grazie al contributo regionale, il Comune di Ortona riuscì ad appaltare i lavori di recupero della struttura aggiornando un progetto dell’Amministrazione Comunale degli anni 1985 – 1992 guidata dal Sindaco Alessandro Di Bartolomeo e dal Vice Sindaco Tommaso Coletti. Il progetto era stato redatto dai professionisti ortonesi Arch. Bruno Celupica, Arch. Luigi Carinci e dal compianto Arch. Giorgio Zandegiacomo.

I lavori sono terminati alla fine del 2005 e il 18 gennaio 2006, con un concerto del baritono Renato Bruson accompagnato al pianoforte dalla prof.ssa Isabella Crisante, il prestigioso Teatro Vittoria è stato riaperto con grande soddisfazione di tutta la Città di Ortona e di coloro che si sono impegnati per l’acquisto ed il recupero della prestigiosa struttura culturale.

Nando Marinucci

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