Grande successo per lo spettacolo musicale “La luce della Speranza” della classe quinta dell’Istituto San Tommaso di Ortona

Grande successo per lo spettacolo musicale “La luce della Speranza” della classe quinta dell’Istituto San Tommaso di Ortona

Qualità sociale

Lunedì 6 giugno alle 18,30, Ortona si è trasformata per una sera nella Melting Pot metropolitana, ovvero in un crocevia multietnico di colori, suoni e culture del mondo, accumunato dalla triste esperienza della migrazione. Nell’ambientazione del teatro Tosti, che come uno scrigno che ha contenuto questo prezioso piccolo mondo, si sono esibiti gli alunni della classe quinta dell’Istituto san Tommaso di Ortona nello spettacolo musicale La luce della Speranza, con la regia di Cristiana Accardi.

Il tema, di risonante attualità, propone attraverso un balzo temporale, il triste esodo dei migranti in movimento oggi da ogni continente, ma salpando attraverso la rievocazione saggia nel ricordo degli italiani in partenza verso l’ America, ad inizio secolo, con la valigia di cartone, per dirla con un’ aforisma, ma sicuramente con sacchi di iuta nei quali infilavano i pochi cenci posseduti e talvolta anche le viti della vigna di famiglia per non trascurare le proprie origini. Le video-riprese, documentate presso il porto di Ortona e rappresentate dai bambini della classe, dai genitori e dai nonni, evocano, attraverso il chiaro-scuro della pellicola ingiallita, la malinconia della partenza. Il racconto, attraverso una proiezione quasi prospettica ci riporta ai giorni nostri per confrontarci con il fenomeno epocale, quotidiano di cui si riempiono le testate giornalistiche e televisive.

Lo spettacolo propone quadri di narrazione espressi attraverso cromatismi significativi, sfumature musicali, coreografie danzanti, tutto teso ad incarnare lo spirito del paese geografico che i bambini intendevano rappresentare. Di volta in volta gli alunni, attori protagonisti, rinnovavano all’altro, spettatore responsabile, la tragedia della partenza sottolineando la dimensione emotiva e personale, invocandone la comprensione, l’incontro dei valori, il riconoscimento delle capacità individuali, in un solo termine la solidarietà umana. Il pensiero dei bambini cantato e recitato invitava a superare il pregiudizio e i luoghi comuni nella rappresentazione dello straniero.

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In alternanza alle riprese dei bambini attori sulla costa di Ortona, di forte impatto emotivo ha rappresentato il documento- video esclusivo girato da D.Vitullo a largo di Lampedusa sulla nave Diciotti della Capitaneria di Porto di Catania, per il CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta). La forza delle immagini, come un fil rouge lega – sin dall’inizio – le testimonianze dei racconti e richiama costantemente l’attenzione della platea a tratti, quasi brutalmente, per mezzo di un raffinato montaggio di immagini: braccia tese, mare, mani aperte, mare, disperazione, paura, mare, bambini, mare e poi occhi grandi e grandi occhi, mare. Ma a rinfrancare gli animi spetta al piccolo Dino, che sul palco ancora una volta lascia intuire che riesce a sentire ancora con il cuore di un bambino, ma nella strada non può che vivere con la consapevolezza di un adulto, che dopo aver fissato, nelle suggestive sequenze, quegli occhi non può più essere la stessa persona.

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Patrocinato dal Comune di Ortona
Regia: Cristiana Accardi
Musiche e canti: Cinzia Sarchese
Coreografie: Nicoletta Damiani
Scenografie: Giovanni Affaldano
Costumi: Rosanna Fersini e Genitori degli alunni
Riprese Video: Loris Bennato
Montaggio: Dino Vitullo

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