Entro l’anno l’approvazione del nuovo PRG proposto da Ortona Popolare nel 2018

Entro l’anno l’approvazione del nuovo PRG proposto da Ortona Popolare nel 2018

Ambiente e Territorio

Ridotto il consumo di suolo e maggiore tutela per l’ambiente e il territorio

di Gianluca Coletti

Con l’ultimazione della fase finale della Valutazione Ambientale Strategica e la convocazione della conferenza di servizi che si concluderà il 3 settembre 2021, dopo un lungo iter iniziato a gennaio 2013, finalmente si va verso l’approvazione definitiva del nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Ortona che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno.

Il PRG in approvazione, presentato da Ortona Popolare il 9 maggio 2018 attraverso una proposta sottoscritta da 68 ortonesi, condivisa anche da Ortona Territorio e da Ortona Solidale, è stato portato avanti dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Leo Castiglione, unitamente agli assessori all’urbanistica Gianni Totaro e Maria Giambuzzi, per dotare finalmente la Città di Ortona di uno strumento urbanistico innovativo, sostenibile, moderno, chiaro, comprensibile, adeguato alle esigenze della comunità e che risolve le criticità emerse sul PRG adottato nel 2007 e non annullato dal Giudice Amministrativo.

Grazie alla competenza dei dipendenti tecnici e amministrativi del Comune e dei professionisti esterni, il nuovo PRG garantisce flessibilità di attuazione, riduzione del consumo di suolo, valorizzazione delle zone agricole e tutela delle aree di particolare pregio paesaggistico, naturalistico ed ambientale.

Il nuovo PRG, oltre a prevedere soluzioni innovative, rispetto al passato assicura, infatti, una notevole riduzione del consumo di suolo. Tutto ciò grazie ad uno straordinario lavoro che ha visto il coinvolgimento diretto di circa 3000 cittadini, associazioni, imprenditori e rappresentanti di categoria, che hanno partecipato agli oltre 40 incontri organizzati sul territorio comunale tra il 2013 e il 2014, nonché alla consulta di urbanistica dell’Urban Center, per dare il loro contributo di idee e di proposte.

Proprio grazie alle previsioni di tutela e valorizzazione del suolo agricolo introdotte nel nuovo PRG, su impulso dell’allora assessore all’agricoltura e al turismo Giannicola Di Carlo, nel 2014 la Città di Ortona è stata premiata con la Bandiera Verde Agricoltura della Confederazione Italiana Agricoltori.

Rispetto al PRG vigente, infatti, il consumo complessivo di suolo si riduce di 200 ettari, passando dai 1100 ettari previsti in precedenza ai 900 ettari attuali su un territorio comunale di 7000 ettari di superficie. In particolare, dei 900 ettari previsti dal nuovo PRG su cui si estendono le varie zone A del centro storico, B di completamento, C di espansione, D per attività produttive e F per gli standard urbanistici e per le attrezzature per il turismo, la quasi totalità delle aree, circa il 90%, risulta già edificata e solo alcune decine di ettari potranno essere realmente interessati da nuovi interventi con una significativa riduzione degli indici, delle altezze e delle volumetrie, mentre i restanti 6000 ettari sono destinati a zona agricola E con un regime di particolare tutela.

Le Norme Tecniche di Attuazione e la zonizzazione del nuovo PRG, unitamente alla normativa vigente in materia e ai piani sovraordinati, non consentono, ad esempio, colate di cemento sul territorio, alberghi alla foce dell’Arielli, edifici da adibire a discoteche nella zona della Stazione di Tollo o speculazione edilizia in prossimità delle riserve naturali di Ripari di Giobbe e dell’Acquabella.

Nelle zone C di espansione non ancora edificate saranno possibili solo interventi di modesta entità e di basso impatto per il territorio. La maggior parte dell’edificabilità in realtà è prevista nelle zone B già edificate tra il centro urbano e le frazioni, senza un sostanziale impatto sul carico urbanistico complessivo.

Nella zona della Postilli – Riccio, così come previsto dalla normativa regionale, non sarà possibile costruire edifici, ma sarà possibile realizzare attrezzature ed impianti a servizio delle attività turistiche che non comportano un carico urbanistico permanente, come, ad esempio, parcheggi, aree di sosta e ristoro per turisti, impianti sportivi, piscine e discoteche rigorosamente all’aperto, piccole aree attrezzate per la sosta dei camper, aree per il rimessaggio delle imbarcazioni, bungalow e casette di legno per il soggiorno di turisti, con il vincolo di destinare almeno il 40% della superficie a verde. Eventuali manufatti per servizi o ricettività stagionale possono essere installati nel limite del 20% della superficie con una altezza massima di 3,5 metri.

Le zone di espansione a Ripari di Giobbe e a San Donato, in prossimità delle riserve naturali, previste da sempre nel PRG e di cui mai nessuno ha chiesto l’eliminazione, dovranno essere oggetto di piani attuativi che dovranno rispettare i criteri di pianificazione e le norme tecniche dello strumento urbanistico. È previsto un sistema di perequazione urbanistica, con possibilità di spostamento delle volumetrie su altre aree, finalizzato proprio alla tutela delle zone di particolare pregio paesaggistico, naturalistico ed ambientale.

Ad esempio, nella zona dei Ripari di Giobbe, in prossimità della rete stradale principale, si potranno realizzare solo piccoli interventi di modeste dimensioni, di due piani, per un massimo di volumetria complessiva inferiore ai 50 mila metri cubi, pari a circa ottanta abitazioni singole. In questo modo si potrà coniugare la tutela del territorio, dell’ambiente e del paesaggio con le potenzialità della ricettività diffusa e a basso impatto, come potrebbe essere quella dei B&B da realizzare nelle zone residenziali.

Nel dettaglio, il nuovo PRG ha ridotto di oltre 10.000 abitanti il dimensionamento complessivo, passando dai 45.000 del PRG adottato nel 2007 ai 34.000 di quello in approvazione, secondo le previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.

La riduzione del carico urbanistico è stata resa possibile lasciando le zone di espansione C ai soli ambiti strategici e rimodulando le zone D per attività produttive in relazione alla reale domanda e alla infrastrutturazione del territorio, anche in considerazione della possibilità di ricorrere allo strumento della variante semplificata SUAP. Infine si è proceduto alla revisione delle norme tecniche di attuazione realizzando un quadro di riferimento chiaro, che attraverso strumenti innovativi di urbanistica negoziata consentirà di rispondere con estrema flessibilità ed adattabilità alle esigenze presenti e future dei cittadini e delle imprese ortonesi.

Da un punto di vista tecnico, infine, il PRG in corso di approvazione rappresenta un deciso passo in avanti verso l’innovazione, anche attraverso la digitalizzazione del piano e la completa accessibilità alle informazioni direttamente dal sito internet del Comune. Si tratta di uno strumento dinamico di gestione del territorio, che, attraverso dati completi sotto il profilo tecnico, normativo e storico di ogni singola particella catastale, assicurerà ai cittadini elevati standard di trasparenza amministrativa.

Abbiamo sempre ritenuto che dotare la Città del nuovo Piano Regolatore Generale fosse una delle priorità per i cittadini e le imprese ortonesi, sia per ragioni di carattere urbanistico-edilizio sia per ragioni di natura tributaria. Come noto il PRG in approvazione, corredato del parere fondamentale del Genio Civile, ripartendo proprio dallo strumento urbanistico adottato nel 2007, ha risolto le criticità emerse in sede di conferenza di servizi nel 2011 e in sede di annullamento da parte del Giudice Amministrativo del PRG approvato nel 2012.

La nostra comunità ormai dal 1994 attende il nuovo PRG. Siamo sicuri che entro il 2021 si concluderà l’iter di approvazione. Subito dopo si potrà condividere con la comunità ortonese l’eventuale approvazione di varianti specifiche laddove se ne dovesse ravvisare la necessità, anche adottando ulteriori misure a tutela delle aree di maggiore interesse paesaggistico, naturalistico ed ambientale.

Il tempo ci ha dato di nuovo ragione e a vincere è stata ancora una volta la buona politica.

Come sempre restiamo a disposizione per qualsiasi confronto pubblico sull’argomento.

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