Bilancio 2014 in ordine. Forti criticità per il 2015 a causa dell’immobilismo dell’amministrazione comunale

Bilancio 2014 in ordine. Forti criticità per il 2015 a causa dell’immobilismo dell’amministrazione comunale

Politica e Istituzioni

In ordine il Bilancio 2014, forti criticità per il bilancio 2015. Pesano gli ultimi otto mesi d’immobilismo. Si dimette l’assessore Marco Nestore

Lo scorso 27 maggio il Consiglio Comunale di Ortona ha approvato il rendiconto della gestione 2014. La gestione finanziaria dell’Ente per l’anno 2014 si è chiusa con un avanzo di amministrazione di 4.104.535,86 euro, con un fondo cassa della gestione di competenza positivo per 793.832,16 euro e con tutti i parametri in ordine.

Tra gli aspetti maggiormente significativi che hanno caratterizzato la gestione dell’esercizio 2014 ci sono sicuramente gli effetti del lavoro di eliminazione degli sprechi e della razionalizzazione della spesa avviato dall’Amministrazione Comunale sin dai primi giorni di insediamento. Nel rendiconto 2014 emerge chiaramente lo sforzo compiuto per migliorare l’azione amministrativa e continuare a garantire l’erogazione dei servizi alla comunità.

In particolare, sono stati eliminati gli sprechi dei costi della politica e degli incarichi fiduciari (staff) ed è stata confermata la riduzione dell’indennità del Sindaco, degli Assessori e del Presidente del Consiglio Comunale. Inoltre è stata ridotta la spesa per il personale, sono state azzerate le consulenze, sono state ridotte le spese per incarichi vari, è stata eliminata la spesa per l’affitto di diversi locali ritenuti non indispensabili per l’Ente ed è stata ridotta la spesa per acquisti di beni e servizi. Attraverso l’eliminazione degli sprechi e la razionalizzazione della spesa l’Amministrazione Comunale è riuscita a garantire comunque servizi di qualità ai cittadini. Nel corso del 2014, inoltre, sono continuati gli interventi straordinari, in particolare sul patrimonio edilizio scolastico e sportivo, utilizzando i mutui contratti nel 2012. Infine si è invertita la tendenza nella gestione della liquidità, realizzando un saldo di cassa positivo per circa 800.000 euro tra riscossioni e pagamenti relativi alle attività di competenza dell’anno 2014. In sostanza, il rendiconto della gestione 2014 conferma l’ottimo lavoro svolto dalla Giunta precedente.

Per il 2014 il bilancio comunale è stato gestito con ottimi risultati. Molto è stato fatto e molto si sarebbe potuto fare ancora se il Partito Democratico fosse stato messo nelle condizioni di poter continuare nella responsabilità del governo della Città. Come noto, infatti, dal 14 ottobre 2014 il Partito Democratico non ha più alcuna responsabilità diretta nella gestione dell’amministrazione comunale.

Per quanto riguarda invece le criticità per il 2015, è giusto ricordare che già il 15 marzo 2014, al termine dell’esercizio finanziario 2013, primo anno di amministrazione con un bilancio interamente riferibile alla responsabilità dell’Amministrazione d’Ottavio, l’allora assessore al Bilancio Gianluca Coletti aveva richiamato l’attenzione della maggioranza sulle problematiche riscontrate, sullo scenario che si sarebbe prospettato e sulle azioni da intraprendere.

Oggi, purtroppo, c’è il fondato timore che questi otto mesi di immobilismo amministrativo abbiano compromesso gravemente il bilancio comunale che fino al 31 dicembre 2014 ha goduto di ottima salute, nonostante le criticità nella liquidità derivanti dalla gestione degli ultimi 6 mesi della passata amministrazione che da gennaio a maggio 2012 ha ridotto il saldo della cassa di ben 4,55 milioni di euro lasciando uno “scoperto” di cassa di 2,5 milioni di euro, dai ritardi nei trasferimenti degli altri enti e, come per tutti i comuni italiani, dai continui recenti interventi normativi sulla fiscalità locale.

Le principali criticità per il bilancio 2015, ben note da circa un anno e completamente ignorate dall’attuale amministrazione comunale, sono rappresentate dai tagli per circa 500.000 euro sul Fondo di Solidarietà Comunale trasferito dallo Stato, l’impatto del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità previsto a partire dal 2015 dalla riforma del sistema contabile e di bilancio degli enti locali per circa 850.000 euro e l’impatto sul triennio dell’onere derivante dal pagamento del risarcimento danni in esecuzione di una sentenza della Cassazione per circa 390.000 euro all’anno per un totale di circa 1.165.000 euro. A ciò occorre aggiungere anche la mancata presentazione da parte dell’assessore competente entro il 30 settembre 2014 del piano triennale delle opere pubbliche e dell’elenco annuale dei lavori pubblici da approvare entro il 15 ottobre 2014, che ha impedito di approvare il bilancio entro il 31 dicembre 2014, il mancato avvio dell’operatività (a partire dal 1 gennaio 2015) delle Istituzioni Palazzo Farnese, Teatro Tosti ed Ente Manifestazioni Ortonesi, nonché l’elevato onere per gli incarichi di difesa dell’ente conferiti ad avvocati esterni per un costo di circa 100.000 euro all’anno (l’assunzione di un avvocato comunale costa alla collettività circa 35.000 euro all’anno!).

Probabilmente per questo motivo anche l’Assessore Marco Nestore si è dimesso (dimissioni presentate appena dopo l’approvazione del conto consuntivo 2014 ndr), consapevole, così come già accaduto in precedenza per Roberto Serafini, dei deludenti risultati conseguiti e delle questioni che si sono aggravate proprio a causa del suo modo di affrontare l’amministrazione della cosa pubblica.

E pensare che il Partito Democratico, non rinunciando a lavorare nell’interesse della comunità ortonese, da mesi ha avanzato diverse proposte che ad oggi, purtroppo, non sono state prese in considerazione dalla Giunta del Sindaco Vincenzo d’Ottavio come, ad esempio, l’ulteriore razionalizzazione e riduzione delle spese di funzionamento, con eventuali interventi strutturalmente idonei a garantire risultati in termini di risparmio effettivo anche a medio – lungo termine (ad es. razionalizzazione della spesa per acquisto di materie prime, beni di consumo, utenze e servizi generali, anche attraverso la revisione dei relativi contratti in essere; eliminazione degli sprechi; ulteriore taglio alle spese non prioritarie), la previsione e la riscossione delle entrate relative al patrimonio comunale e al canone non ricognitorio, il potenziamento ulteriore del contrasto all’evasione e all’elusione fiscale nell’assunto di pagare tutti per pagare meno, la previsione di interventi di manutenzione straordinaria sugli immobili comunali (sedi istituzionali, scuole, impianti sportivi e altri immobili) da finanziare attraverso la valorizzazione e l’alienazione del patrimonio immobiliare comunale disponibile e utilizzando le risorse finanziarie derivanti dai mutui 2012, la verifica e il monitoraggio puntuale degli oneri derivanti dal contratto di servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e lo spazzamento delle strade, il monitoraggio continuo dell’applicabilità delle norme in materia di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro dei dipendenti comunali, la riduzione dell’indennità degli amministratori comunali, la previsione del recupero delle spese legali a seguito di sentenze favorevoli per l’Ente, la revisione del sistema di assistenza economica e materiale alle famiglie attraverso il completamento della rete dei servizi alla persona, la realizzazione del centro unico e del banco alimentare, nonché attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato nell’erogazione di tali servizi, e il recupero dei crediti vantati dall’Ente nei confronti di altri Enti pubblici e privati.

Le soluzioni proposte del Partito Democratico miravano ad evitare l’aumento delle tasse e delle tariffe a carico delle famiglie e delle imprese ortonesi attraverso una razionalizzazione della spesa e una maggiore attenzione al recupero dei crediti dell’ente e alla lotta all’evasione fiscale, senza aumentare le tasse ai cittadini onesti che le hanno sempre pagate.

Purtroppo la nuova giunta formata da persone di esclusiva fiducia del Sindaco ha buttato all’aria due anni e mezzo di lavoro conseguendo l’infelice risultato di aggravare lo stato di salute del bilancio comunale. Con buona pace degli ortonesi e di quegli amministratori capaci e di buona volontà che hanno assistito impotenti a questa inspiegabile follia!

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