Memorie storiche del territorio

Memorie storiche del territorio

Turismo, Cultura, Giovani e Sport

Reperti architettonici e scultorei del territorio extraurbano di Ortona in mostra fino al 19 agosto

L’Associazione ortonese di storia patria, presieduta dal professore Antonio Falcone, organizza la mostra fotografica e documentaria “Memorie storiche del territorio – reperti architettonici e scultorei del territorio extraurbano di Ortona”. La presentazione introduttiva ci sarà il 5 agosto alle 18.30 nei locali della Biblioteca diocesana in largo Riccardi.

Un appuntamento consueto quello con la mostra del’associazione che, ogni anno, con una ricerca particolare evidenzia i valori architettonici e scultorei di un’epoca o di una parte di Ortona. Al quinto anno di un progetto per la promozione e la tutela del patrimonio architettonico, l’associazione allestisce una mostra dal titolo “Memorie storiche del territorio – reperti architettonici e scultorei del territorio extraurbano di Ortona”. La mostra si basa su 120 fotografie e alcuni documenti che sottolineano la ricchezza culturale e sociale di tutte le contrade, un territorio di circa 80 chilometri quadrati, dove l’attività umana è sempre stata ben presente, lasciando testimonianze di valore.

Ci saranno foto di reperti archeologici di varie epoche: luoghi di culto e di insediamento civile, risalenti a secoli diversi, case della borghesia e masserie e sculture, come la fonte battesimale realizzata dal vescovo di Ortona, Gian Domenico Rebiba, alla fine del 1500 ancora presente nella chiesa di san Zefferino a Caldari.

L’intento dell’associazione è quello di tutelare il ricco patrimonio esistente attraverso una migliore conoscenza di esso sia da parte di enti che di privati. Un solo esempio per tutti: circa 40 anni fa alcuni soci dell’associazione scoprirono a San Donato, in un pianoro verso il mare, i non pochi resti di una chiesa di epoca longobarda, San Marco, sepolti sotto alberi e cespugli. La Sovrintendenza archeologica e l’Universita di Chieti vi condussero una campagna di scavi che mise in luce il valore del reperto architettonico. Poi il sito archeologico fu abbandonato e gli sterpi e i rovi tornarono a ricoprirlo.

In occasione della inaugurazione, il 5 agosto, ci sarà una breve introduzione sul significato della mostra illustrato anche con immagini video. Per l’occasione l’associazione ha pubblicato un quaderno di ricerca con gran parte delle foto esposte nella mostra e ampie didascalie. Il quaderno ha lo stesso titolo della mostra “Memorie storiche del territorio”.

La mostra sarà aperta tutti i giorni fino a mercoledì 19 dalle 19 alle 23. Ingresso gratuito.

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