Edilizia scolastica: ancora una volta troppa improvvisazione dell’Amministrazione Comunale

Edilizia scolastica: ancora una volta troppa improvvisazione dell’Amministrazione Comunale

Qualità sociale

Un errore chiudere le scuole nelle frazioni senza organizzare prima strutture innovative in grado di accogliere gli alunni di tutte le scuole di competenza comunale.

Un’Amministrazione Comunale per essere efficiente e propositiva deve informarsi sulle nuove normative per pianificare in tempo utile tutte le azioni necessarie per la loro corretta attuazione. Questo percorso non è stato attivato dall’attuale Amministrazione Comunale nel caso dei recenti accadimenti in merito all’edilizia scolastica cittadina.

Il decreto relativo al progetto per l’istituzione del “polo per l’infanzia” è datato 23 agosto 2017 e stabilisce, in riferimento al decreto legislativo n. 65 del 13 aprile 2017 e all’art. 1 commi 180 e 181 della legge n. 107 del 13 luglio 2015 (c.d. “buona scuola”), lo stanziamento di fondi INAIL alle regioni, le quali attraverso bandi pubblici, erogheranno finanziamenti ai comuni per progetti afferenti la costruzione di poli per l’infanzia innovativi (nido e scuole dell’infanzia). La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando in data 20 ottobre 2017, con scadenza 18 novembre 2017.

L’Amministrazione Comunale, se davvero avesse avuto intenzione di partecipare alla manifestazione di interesse per questi finanziamenti, avrebbe dovuto innanzitutto informare tempestivamente i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi, per stabilire di concerto con loro il futuro del polo dell’infanzia, considerato che, secondo il dettato normativo, il polo non ha autonomia scolastica, ma è alle dirette dipendenze di un istituto comprensivo.

Al contrario, senza alcuna condivisione con i dirigenti scolastici, il progetto presentato comprende scuole dell’infanzia appartenenti ad entrambi gli istituti comprensivi di Ortona. Se si spostano in modo definitivo gli alunni di una scuola accorpandola ad un altro istituto, si incide in modo significativo sul numero totale degli alunni e, quindi, sull’autonomia scolastica degli stessi istituti.

L’Amministrazione Comunale, a soli 5 giorni dalla scadenza del bando, ha richiesto frettolosamente ai dirigenti scolastici il numero degli alunni frequentanti determinate scuole dell’infanzia, che a propria scelta dovevano essere inserite nel polo.

Sembra quasi che l’Amministrazione Comunale abbia deciso unilateralmente, al posto delle famiglie e delle istituzioni scolastiche, le scelte per il futuro polo.

Altra criticità è non aver tenuto in considerazione che spostando gli alunni da un istituto all’altro i docenti decadono dalla titolarità nel plesso e si instaurano meccanismi burocratici interni all’istituzione scolastica molto complessi.

Inoltre, emerge chiaramente l’assenza totale di trasparenza ed informazione ai diretti fruitori delle scuole, cittadini ortonesi, che sono venuti a conoscenza solo pochi giorni prima della scelta della Giunta Comunale senza alcuna condivisione e delucidazione in merito.

Eppure lo stesso Sindaco Castiglione spesso e volentieri dai banchi della minoranza ha parlato del dovere da parte degli amministratori comunali di condivisione, trasparenza, informazione ed ascolto dei cittadini nell’adottare decisioni importanti per la comunità.

Forse spostare gli alunni da un posto all’altro è prerogativa esclusiva del sindaco? Se non ricordo male, un tale potere è attribuito al Sindaco ad esempio in caso di calamità naturali e sicurezza dei minori, come giustamente ha fatto la precedente amministrazione proprio per i plessi di via Gran Sasso e Villa San Nicola, previa riunione di informazione con tutti i genitori interessati.

Presumo che non si sia contattata la Regione per conoscere la graduatoria e i tempi di erogazione dei fondi richiesti dall’Amministrazione di centrosinistra, relativi alle opere di ristrutturazione e messa in sicurezza proprio della scuola dell’infanzia di via Gran Sasso, inserita nel bando, poiché i fondi sono stati effettivamente erogati e, quindi, non c’era alcuna logica nell’inserire quel plesso nel progetto di polo per l’infanzia.

È evidente, ancora una volta, la superficialità di questa Amministrazione Comunale nel prendere decisioni importanti per la nostra comunità. Il polo per l’infanzia che nasce dai decreti attuativi della legge sul sistema integrato educazione-istruzione e portato avanti dalla precedente amministrazione per 5 anni, poteva essere richiesto ma occorrevano altre modalità di progettazione e di gestione dell’iniziativa per il bene dei minori e per il rispetto verso i genitori, i docenti ed i dirigenti scolastici.

Lo stesso progetto di polo per l’infanzia presentato dall’Amministrazione Comunale rappresenta, come al solito, una soluzione approssimativa che, anche se si fosse potuta realizzare, sarebbe stata parziale e non avrebbe garantito l’accesso a servizi di qualità a tutta la popolazione scolastica ortonese.

Fortunatamente, un’iniziativa che semplicemente avrebbe penalizzato le comunità di Villa San Nicola e del quartiere del Carmine nel centro urbano, alla luce del finanziamento per la scuola di via Gran Sasso, ormai, non potrà più essere realizzata.

Appena dopo le festività natalizie noi di Ortona Popolare condivideremo con le istituzioni scolastiche, gli insegnanti, gli studenti e le famiglie l’eventuale progettazione e realizzazione, anche attraverso un partenariato pubblico-privato, di un polo scolastico su un’area idonea del territorio comunale, composto da locali a norma per il nido d’infanzia e la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado, capace di accogliere gli alunni delle scuole ortonesi in strutture moderne, con aule innovative, auditorium/teatro, laboratori informatici, linguistici e scientifici, biblioteca con punto di ristoro, mensa scolastica, palestra, piscina e verde attrezzato. Abbiamo già uno studio di fattibilità per un intervento che si estende su un’area complessiva di 8 ettari di proprietà comunale, finalizzato a dare ai circa duemila studenti ortonesi un moderno polo scolastico innovativo. Ovviamente su questo e su qualsiasi altro argomento che riguarda gli interessi della comunità ortonese, come al solito, siamo a disposizione per qualsiasi confronto pubblico.

Francesca Licenziato

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